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Letture estive.

Qualche libro da leggere sotto l’ombrellone, in montagna o per chi rimane a casa.

Per chi vuol conoscere i principi fondamentali del “zero waste”

Paul Connet , Rossano Ercolini, Patrizia Lo Sciuto.

Rifiuti Zero una rivoluzione in corso

41tgcQEX1sL._AA258_PIkin4,BottomRight,-37,22_AA280_SH20_OU29_Dissensi editore

Questo libro è un compendio della storia e degli sviluppi della strategia internazionale zero waste. Paul Connett, il massimo protagonista della crescente diffusione nel mondo di rifiuti zero, ripercorre, insieme ai dieci pionieri fondatori, i successi di questo nuovo percorso di cambiamento ed indica come attuare concretamente i 10 passi per giungere ad una società a rifiuti zero.
I due maggiori esperti italiani, Rossano Ercolini e Patrizia Lo Sciuto, alternano la descrizione degli aspetti operativi con la “narrazione” di come l’avventura di rifiuti zero sia stata introdotta in Italia e si sia diffusa sempre più grazie alla campagna promossa da Ambiente e Futuro e da Paul Connett.
Il libro contiene anche la documentazione fondamentale su cui si basano i principi dello zero waste nonché la mappa dei comuni italiani rifiuti zero ed un’essenziale rassegna delle “buone pratiche” da essi attuate. Insomma non solo una “cassetta per gli attrezzi” indispensabile per l'”attivista rifiuti zero” e per il “difensore dei beni comuni”, ma anche un libro facile e coinvolgente, con informazioni inedite per un lettore attento e desideroso di messaggi innovativi e positivi nei quali si sente respirare il vento di una nuova democrazia.

Per chi pensa (giustamente) che le buone pratiche della raccolta differenziata cominciano dall’educazione dei bambini e delle nuove generazioni

41g05gRbmTL._Dove vanno e come si riciclano i rifiuti

La Coccinella

Un libro della casa editrice La Coccinella adatta a bambini a partire dai 4 anni con tante domande e tante risposte.

 

Per chi pensa che “si può fare”

31UHuKWXxJL._Marinella Correggia

Zero rifiuti. Manuale di pratiche individuali e collettive per prevenire i rifiuti, cambiare la propria vita e l’economia

Una casa senza pattumiera, una città senza discarica. Si può fare! Questo manuale spiega perché prevenire è meglio che smaltire: tutte le pratiche individuali e collettive per una vita senza monnezza. La sfida oggi non è solo riciclare, ma “prevenire” i rifiuti: ridurre o azzerare gli scarti e sostituire oggetti di vita breve con beni durevoli. E, come Gandhi, diventare “spazzini di noi stessi”, in casa o in ufficio. Con un intervento di Paul Connett e Rossano Ercolini, storici esponenti della strategia zero waste.

Per ragazzini appassionati di mostri

51D0JyVSzeL._Agnese Tomassetti

Il Mostro dei rifiuti e altre storie ecologiche

Erikson Editore

Un mostro che vive nella discarica, una tortora alle prese con il caos cittadino, una lucciola magica che mangia lo smog. Ecco alcuni dei personaggi che animano le storie di questo libro, che con fantasia e un pizzico di ironia ci conduce a riflettere sul rapporto tra uomo, natura e città: dalla convivenza con gli animali all’importanza del riciclaggio dei rifiuti, dal risparmio delle risorse energetiche alla riduzione degli sprechi. Le nostre città sono luoghi sempre più grigi, caotici e inquinati; anche se la natura ha cercato di adattarsi, gli animali nei contesti urbani sono ancora stranieri in un paese ostile, che non li riconosce come legittimi cittadini. Ma spesso anche l’uomo è uno straniero nel mondo che lui stesso ha costruito: succede quando quel mondo tradisce il legame con la terra e non rispetta più i criteri di salute, bellezza e benessere. Le schede operative che concludono ogni racconto ne mettono in luce gli aspetti salienti e suggeriscono possibili applicazioni pratiche di quanto appreso. “Il mostro dei rifiuti” vuol essere infatti un invito per bambini e ragazzi, ma non solo, a guardare la città con occhi nuovi, riconoscendo, fra case, palazzi, strade e automobili, anche la presenza silenziosa della natura. Ora più che mai è necessario elaborare nuove strategie di convivenza, se vogliamo continuare a mantenere quel filo sottile che ancora ci lega a lei. Età di lettura: da 7 anni.

Specialmente sotto l’ombrellone

51hcNDW3OxL._Charles Moore, Cassandra Phillips

L’oceano di plastica. La lotta per salvare il mare dai rifiuti della nostra civiltà

Feltrinelli editore

Il volume racconta la scoperta, da parte del capitano di marina Charles Moore, di una enorme massa galleggiante di rifiuti in pieno Oceano Pacifico. Moore vi incappò con il suo catamarano nel 1997 e da quel momento non ha più smesso di denunciarne l’esistenza agli enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente e alle accademie scientifiche. Per farlo però è dovuto ritornare più volte in loco per raccogliere quante più evidenze scientifiche possibili perché la sua denuncia fosse presa seriamente. Questa specie di discarica fluttuante, chiamata Great Pacific Garbage Patch, ha l’estensione del Canada. È composta di rifiuti plastici, alcuni integri, altri ridotti a “zuppa” per l’azione dei raggi UV e dei processi chimici. Insomma, una distesa infinita di plastica, ormai sbriciolata in molecole sintetiche, intorno a cui nuotano e vivono milioni di pesci e animali marini di ogni genere, il cui nutrimento inevitabilmente si compone anche di quegli elementi tossici. Il racconto di questa scoperta permette a Moore di descrivere la vita segreta e le nascoste proprietà della plastica. Dai cartocci del latte alle molecole di polimeri, piccole abbastanza da penetrare la pelle umana o da essere inavvertitamente inalate, la plastica è sospettata di contribuire a una serie di malattie gravi tra cui infertilità, autismo, disfunzione della tiroide e alcune forme di cancro. Un libro che nell’ammonirci a ripensare radicalmente la nostra civiltà della plastica, al contempo ci sprona a una mobilitazione ecologista radicale.

Per chi vuole approfondire

31G5MexJjcL._Guido Viale

Azzerare i rifiuti. Vecchie e nuove soluzioni per una produzione e un consumo sostenibili

Bollati Boringhieri Editore

La cronaca degli ultimi anni dimostra quanto la gestione dei rifiuti sia importante per qualificare gli aspetti fondamentali dell’esistenza di una comunità e come essa non sia un’attività settoriale da delegare agli addetti ai lavori, ma una questione centrale per il governo di un territorio. Tutti abbiamo il dovere di chiederci se la produzione di rifiuti, nella quantità in cui oggi li generiamo, sia la conseguenza inevitabile della produzione industriale e del consumo di massa, o se non sia piuttosto il frutto di scelte strategiche di forze e organizzazioni impegnate in una corsa verso la crescita illimitata, senza preoccuparsi dei danni che questo modo di produrre e consumare infligge all’ambiente. Azzerare i rifiuti non rende meno urgente il compito di governarli. L’obiettivo primario è la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti, eliminando alla fonte il commercio e la produzione dei beni concepiti per trasformarsi in brevissimo tempo in rifiuti, come i prodotti usa-e-getta. Ma ugualmente importante è il recupero di materia, cioè il riciclo, che può essere fatto solo attraverso la diffusione capillare della raccolta differenziata sia dei rifiuti urbani sia di quelli industriali.

Per chi è appassionato di letteratura

31mdSz1-QYL._Don De Lillo

Underworld

Einaudi editore

Il capolavoro di uno dei più grandi autori contemporanei che ha nella spazzatura uno dei temi chiave. « Dice che l’immondizia è la gemella del diavolo. Perché l’immondizia è la storia segreta, la storia che sta sotto, il modo in cui l’archeologo dissotterra la storia delle culture precedenti, ogni mucchio d’ossa e strumento rotto, letteralmente dissotterrato. […] Tutti quei decenni, dice, in cui pensavamo in continuazione alle armi e mai alle scorie che si moltiplicavano in segreto. »

Il  l 3 ottobre 1951 al Polo Grounds di New York si gioca una leggendaria partita di baseball tra i Giants e i Dodgers. Della palla con cui viene battuto l’altrettanto leggendario fuoricampo che assicura la vittoria del campionato ai Giants si impadronisce un ragazzino nero di Harlem Cotter, Martin. Ritroveremo la palla cinquant’anni dopo in possesso di Nick Shay Costanza un dirigente dell’industria dello smaltimento dei rifiuti che nel 1951 era a sua volta ragazzino un passo più in là, nel Bronx. Nel romanzo di DeLillo i passaggi di mano della mitica palla servono da pretesto per la costruzione di un gigantesco quadro dell’America dalla guerra fredda fino alla crisi di Cuba e al crollo dell’Unione Sovietica. 

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