Cenere della legna. Dove la butto?
Fino a non molto tempo fa la cenere era preziosa. Le nonne la utilizzavano per produrre la lisciva, il “sapone” con il quale si lavavano le lenzuola e la biancheria nei lavatoi e rogge presenti in città. I nonni la spargevano sotto frutteti e vigna. Sapevano che era ricca di sali minerali, soprattutto potassio, importanti per la qualità della frutta.
E oggi che disponiamo di saponi e fertilizzanti chimici, la cenere dove si buta? Un’ottima idea è quella di utilizzarla nella produzione del compost domestico. La cenere infatti assorbe l’umidità in eccesso, migliorando l’aerazione della massa in fermentazione. Inoltre neutralizza l’acidità provocata dalle fermentazioni.
Altra ottima idea è quella di spargerla direttamente sotto la siepe del giardino. Un fertilizzante a costo zero che valorizza la cenere di legna invece di trasformarla in rifiuto con relativi costi di smaltimento.
Un’altra possibilità ancora è quella di usarla nell’orto contro le limacce e le chiocciole, creando delle piccole “montagnette2, barriere insormontabili dai molluschi ma innocue per gli animali superiori e i bambini. La cenere risulta efficace solo finché è asciutta.
Infine, se il pollice verde non è il nostro forte o se non disponiamo di uno spazio verde, possiamo conferirla nel cassonetto dell’umido.
Tag: cenere di legna, dove lo butto, Riciclabolario
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